Mi chiamo S., ho 51 anni e da due anni vivo da solo in una casa popolare qui nel quartiere Barona.Sono stato accolto in Casa Serena nel 2017 dopo aver trascorso 8 anni in altre case di accoglienza. Ho vissuto 3 anni in un appartamento di via Ettore Ponti. Tutti gli educatori in questi anni sono stati molto bravi e mi hanno aiutato molto nel mio percorso verso l’autonomia. La convivenza con tutti gli altri ospiti della casa non sempre è stata perfetta. Nel 2019 sono andato a vivere in via Ovada (n.d.r. Palestra dell’Abitare) con un coinquilino, la convivenza è stata molto positiva. Anche in questi anni sono stato seguito dell’equipe di Casa Serena e nel 2021 sono andato a vivere da solo. Sono ancora seguito dal CPS. Due volte la settimana frequento il centro diurno di via Ovada ed ogni giovedì frequento un corso di teatro ma sono autosufficiente nella vita di tutti i giorni e conservo un ottimo ricordo dell’esperienza di Casa Serena.
S.
UTENTE DI CASA SERENAMi chiamo Maria Vittoria e sono la mamma di Fabrizio di quasi due anni. Ho scoperto lo spazio Giocomondo un anno fa circa e me ne sono da subito innamorata. L’ampio spazio pieno di giochi, di luce, ma soprattutto le risate di tanti bambini mi hanno rapito il cuore. Si intuisce subito che è uno spazio quasi essenziale per non solo i più piccoli, ma per tanti genitori, nonni che riescono a godersi delle mattine e/o pomeriggi in questo luogo che io definisco “magico”. Era difficile non credere in questo progetto che con amore e dedizione portano avanti Franca e Virginia, e ho voluto farne parte dando il mio sostegno come volontaria. Non posso che dire grazie e sperare in una continua crescita per questa ludoteca piena di meraviglie.
Maria Vittoria
MAMMA E VOLONTARIA GIOCOMONDOMi chiamo Samira. Vengo dal Marocco e sono in Italia dal 2001. Vivo qui insieme alla mia famiglia composta da mio marito e da due bambini di 14 e 7 anni. Ho conosciuto ASP nel 2018 perché il bimbo più piccolo aveva qualche problema di ritardo di apprendimento ed era seguito dal servizio sociale del Municipio 6. Sono stata indirizzata dalle assistenti sociali, che seguivano il bambino, a contattare ASP perché avevo bisogno della residenza in zona per poter continuare le cure. Io purtroppo non avevo un’abitazione adatta alla mia famiglia e vivevo un po’ da parenti ed amici che ci ospitavano. Con l’aiuto dei volontari di ASP sono riuscita a presentare più volte la domanda per una casa popolare e finalmente, a gennaio 2022, sono riuscita ad avere assegnata una bella casa con tutto quello che serve per la mia famiglia e in più mio marito, che durante il Covid aveva perso il lavoro, ora ha trovato di nuovo un lavoro nei cantieri. Ringrazio l’Associazione e le persone volontarie che mi hanno aiutato tanto e mi sono state vicino, perché finalmente sono tranquilla posso pensare al futuro della mia famiglia.
Samira
EX SENZA FISSA DIMORAMi chiamo Virginia, sono una Uruguaiana arrivata a Milano più o meno due anni fa. Ho conosciuto Giocomondo quando ho fatto la seconda uscita con mia figlia Carlotta appena nata e ho sentito di avere trovato uno spazio magico ed ideale in quartiere. Quella volta c’era Silvia l’educatrice-coordinatrice con cui mi sono sentita in totale sintonia e le ho parlato dicendole quanto mi sarebbe piaciuto portare lì mia figlia, lavorare e dare anche una mano come volontaria in un progetto così interessante. Oggi sono la nuova educatrice di Giocomondo e sono molto contenta di esserlo. Lavorare a Giocomondo mi dà una motivazione ogni mattina; ogni giorno c’è un momento nuovo di apprendimento, con i bambini, con i loro accompagnatori e con il team. È una fonte di ispirazione fare parte di uno spazio di gioco, socializzazione, multiculturalità e condivisione del percorso di crescita dei bambini. Accompagnare i momenti felici, sostenere i dubbi, accogliere le differenze, scambiare opinioni sono delle belle attività che sperimento ogni mattina. Proporre, secondo la età dei bambini attività di motivazione, sviluppo e cura dei momenti di crescita sono parte del mio obiettivo lavorativo. Vorrei riuscire a fare di Giocomondo uno spazio di sicurezza, fiducia e armonia per le famiglie, dei bimbi della prima infanzia. Sono molto entusiasta e allo stesso tempo molto fiduciosa nel futuro di Giocomondo.
Virginia
EDUCATRICE GIOCOMONDOIl mio volontariato presso ASP è iniziato nel 2010 quando due miei amici, anche loro volontari, mi hanno fatto conoscere il Progetto Arcobaleno nel quale loro stessi operavano. Con gli ospiti disabili del progetto lavoravamo su disegni, creazione di oggetti di legno, lavori a maglia e cucito e insegnavamo loro le prime basi della cucina. Vederli partecipare con interesse alle attività di gruppo a volte ridendo, a volte brontolando, mi stimolava ancora di più a creare per loro altre occasioni di interesse per renderli più uniti e coinvolti. Ne ricevevo sempre molti ringraziamenti o un abbraccio o un sorriso. Questa esperienza mi ha fatto capire quanto sia utile ed importante aiutare persone fragili che hanno bisogno di un sostegno in più oltre a quello della famiglia. Oggi dopo la chiusura del progetto per i disabili il mio lavoro di volontaria prosegue negli uffici dell’amministrazione di ASP dove mi occupo della contabilità.
Liliana
VOLONTARIA ASPDopo anni di lavoro impiegatizio, ho valutato la possibilità di intraprendere un percorso che mi avrebbe dato l’opportunità di lavorare per le persone, e non solo con le persone. Il mio obiettivo si basava sul dare/avere, ovvero, da una parte la relazione d’aiuto e dall’altra l’occasione di apprendere delle competenze che fino ad allora non ero stata in grado di sviluppare. Ho deciso così di seguire un corso di Operatore Socio Sanitario. Durante il mio tirocinio formativo in Casa Serena ho iniziato ad acquisire abilità di Osservazione, ascolto, cura alla persona e dell’ambiente, comunicazione, organizzazione e lavoro d’equipe. Il riscontro avuto durante il periodo formativo, e nel corso dei tirocini, ha confermato la mia scelta di intraprendere la professione di OSS. In casa Serena ho trovato accoglienza e ambienti familiari, un’equipe competente e motivata. Il mio ruolo principale in residenza consiste nello stimolare e dare supporto agli utenti nelle attività quotidiane, affinché non si sentano scoraggiati nei momenti di difficoltà e, con il tempo, riescano a raggiungere l’autonomia. Credo che il progetto, così come è strutturato, sia gestito molto bene e porti beneficio agli utenti che ne fanno parte.